Le
mura che cingono la città racchiudono importanti monumenti.
I principali sono situati attorno
alla rinomata Piazza dei Cavalli, che prende il nome dai
due monumenti equestri di Ranuccio e Alessandro Farnese realizzati
da Francesco Mochi tra il 1612 e il 1628.
Domina la piazza il Palazzo Gotico,
risalente al XIII secolo che, di struttura fondamentalmente romanica,
è uno dei più illustri esempi di architettura medioevale
costruito come sede del Comune e per adunanze popolari; a conferma
di ciò un salone, situato al primo piano, di 704 mq. Di
fronte al Gotico si trova il Palazzo del Governatore, realizzato
alla fine del XVIII secolo dall'architetto Lotario Tomba in stile
neoclassico.
Poco lontani il Palazzo dei Mercanti, del 1600 e la Chiesa
di San Francesco del XII secolo.
Di grande rilievo il Palazzo Farnese, costruito su progetto del
Vignola nella seconda metà del 1500.
Ad ospitare diverse diverse rassegne il Museo Civico che,
tra i numerosi oggetti d'arte, accoglie il preziosissimo "Fegato
Etrusco" e la "Madonna adorante il Figlio" di Sandro
Botticelli.
Sempre per quanto riguarda i luoghi che ospitano importanti cimeli
artistici, Piacenza ospita la Galleria d'Arte Moderna Ricci
Oddi, una delle più famose gallerie d'Italia e la Galleria
Alberoni, in zona S. Lazzaro. Ancora di Lotario Tomba è
il Teatro Municipale, elegante ed armonica costruzione
con facciata in stile neoclassico e duplice porticato coperto
da terrazze a balaustra. Gli interni, decorati da Alessandro Sanquirieo,
ospitano una vastissima sala a quattro ordini di palchi e tre
gallerie. Inaugurato nel 1804, fu successivamente sottoposto a
restauri ed amrnodernamenti durante i quali è stato ricavato
un accogliente Salone Convegni per incontri, conferenze e riunioni
di carattere culturale. Nel ridotto del Teatro ha sede il Museo
del Teatro che conserva documenti e cimeli, tra i quali libretti
d'opera, partiture, autografi, fotografie, manifesti di stagioni
liriche e manoscritti di Luigi Illica, librettista piacentino.
II Duomo, sito nell'omonima piazza ed eretto tra il 1122
e il 1233, presenta una facciata romanica ingentilita dai rosati
marmi di Verona fusi con l'arenaria verdeoro e caratterizzata
al centro da un rosone di 8,5 mt. di diametro. Sul lato sinistro
della facciata si innesta il campanile, sulla
cui sommità venne posto nel 1341 la statua di un angelo
(Angilon dal Dora) in rame dorato, immagine simbolo della città.
Sotto la cella campanaria è rimasta la gabbia di ferro
fattavi murare da Ludovico il Moro per rinchiudervi i rei di atti
contro la Chiesa e lo Stato.
L'interno a croce latina è strutturato su tre navate concluse
in absidi semicircolari; l'ambiente severo e maestoso ha un equilibrio
armonioso in cui il gotico si sovrappone al romanico. Caratteristiche
sono le sculture che ornano alcuni pilastri e che ricordano la
varie corporazioni medievali, dette Paratici, che contribuirono
alla costruzione della Cattedrale. Sul fianco sinistro del Duomo
si apre il giardinetto di Pio X, mentre il fianco destro confina
con la suggestiva Piazzetta dei Chiostri.
Nello stesso stile del Duomo troviamo la Chiesa di San Savino
e la Chiesa di S. Antonino, patrono di Piacenza. Quest'ultirna,
affacciata sull'omonima piazza, fu dal 324 all'877 la prima cattedrale
della città. In un primo tempo dedicata a S. Vittore, intorno
al Mille venne ampliata con l'incorporazione del Battistero che,
sopraelevato, divenne torre campanaria e nel 1300 venne aggiunto
un maestoso pronao ogivale detto il Paradiso. Nuovamente ampliata
nel 1400, furono successivamente aperte cappelle delle navate
laterali e l'interno fu arricchito di stucchi e dipinti di gusto
barocco. Restaurata più volte, all'inizio del 1900 fu oggetto
di lavori tendenti a ripristinare le antiche forme del tempio.
L'interno si presenta a croce latina rovesciata con tre navate
e tre absidi. Conserva opere rimarchevoli come la Pala d'Altare
di Bernardo Castello raffigurante L'Ultima Cerea, un Crocefisso
in legno con la Vergine e San Giovanni in terracotta e numerosi
affreschi. Nella Basilica sono inoltre conservate le reliquie
di S. Antonino. Di epoca rinascimentale sono invece S. Sisto
con il suo prezioso Coro, S. Maria di Campagna con dipinti
di Pordenone e S. Sepolcro, tutte realizzate tra
il XV e i1 XVI secoli dall'architetto piacentino Alessio Tramello.
Del XVI secolo anche la Chiesa di S. Agostino, progettata
dal Panizzari detto il Caramosino.
Numerosi altri sono comunque i monumenti e soprattutto i palazzi
nobiliari ospitati dalla città di Piacenza, tra i quali
ricordiamo il Palazzo Vescovile in stile neoclassico, accanto
al Duorno, Palazzo Chiapponi-Scotti e Palazzo Lucca
Manfredi, Palazzo Cigala Fulgosi del 1600, Palazzo
Giacometti in stile rinascimentale, Palazzo Marazzani Visconti
del tardo `500, Palazzo Zanardi Landi e l'Oratorio di
S. Maria in Cortina, di fronte al Teatro Municipale, il settecentesco
Palazzo Malvicini da Nibbiano, Casa Bordi del 1400,
Palazzo Nasalli-Rocca della metà del 1700 con ampio
atrio d'ingresso, i tre Palazzi Baldini-Radini-Tedeschi
con monumentale scalinata.
Palazzo Scotti di Sarmato con suggestivo ampio cortile. Lungo
lo Stradone Farnese sorgono Casa Selvatico con caratteristica
facciata in cotto, Palazzo Dal Verme e Palazzo Landi
delle Caselle con facciata barocca; e ancora, in Via S. Giovanni,
Palazzo Scotti da Vigoleno del 1723, sede della Prefettura;
oltrepassata la Piazzeta del Tempio si susseguono Palazzo Gandolfi,
Palazzo Volpari, Palazzo Verani Manfredi, Palazzo
Sanseverino e il bellissimo Palazzo Fogliani con un
bel cortile cinquecentesco.
Nella zona nord est della citta, compresa tra Piazza Cavalli e
Piazza Cittadella, è posto Palazzo Mandelli del
1751 che fu residenza ducale; più a nord Palazzo Malvicini
Fontana. Armoniosa costruzione è il Palazzo Calciati
del 1600.
In Via Taverna Palazzo Barattieri di S. Pietro, Palazzo
Somaglia, Palazzo Scotti da Fombio, Palazzo Scotti
di Castelbosco e Palazzo Anguissola. In Piazza Borgo
vi è il Palazzo della Provincia, in stile liberty,
Palazzo Anguissola-Scotti e Palazzo Mischi.
E ancora, Palazzo Ferrari-Costa del 1600, Palazzo Morando,
Palazzo Landi importante testimonianza dell'architettura
civile del primo Rinascimento lombardo, Palazzo Madama,
una volta sede delle Carceri Mandamentali. In Via Roma Palazzo
Costa-Trettenero, Palazzo Anguissola di Grazzano, e
Palazzo Maruffi.
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